Un salto a Palazzo Strozzi oggi voce di migranti.
In seguito al rogo di stanotte a Sesto Fiorentino, e la morte di Alì Muse, rifugiato somalo, che ha perso la vita nel tentativo di salvare i documenti per il ricongiungimento familiare con la moglie e la figlia che vivono in Kenya, un gruppo di migranti, scampati all’incendio, ha occupato Palazzo Strozzi, sede della mostra Ai Weiwei. Libero, rivendicando il diritto alla casa e ad una vita dignitosa. Un gesto compiuto secondo gli occupanti perchè la mostra e il lavoro dell’artista possono essere la voce simbolo della loro protesta.
A questo proposito il direttore della Fondazione Palazzo Strozzi Arturo Galansino ha rilasciato la seguente la dichiarazione :
L’arte è veicolo di sensibilizzazione e confronto e la mostra di Ai Weiwei a Palazzo Strozzi oggi è diventata luogo per dare voce al dramma dei migranti – dichiara Arturo Galansino, direttore della Fondazione Palazzo Strozzi – I manifestanti hanno visto nella figura dell’artista e nelle opere in mostra un grido per la loro protesta, riconoscendone il grande valore simbolico. Palazzo Strozzi conferma di essere un luogo di dialogo e accoglienza per tutti. Allo stesso tempo dobbiamo garantire l’accesso ai nostri visitatori. Abbiamo allertato le autorità competenti e auspichiamo che la situazione venga risolta nel modo migliore possibile.
La mostra
Ai Weiwei, protagonista di mostre presso i maggiori musei del mondo, ha invaso Palazzo Strozzi con opere storiche e nuove produzioni che coinvolgono tutto lo spazio: la facciata, il cortile, il Piano Nobile e la Strozzina. Per la prima volta nella sua storia Palazzo Strozzi è utilizzato come un luogo espositivo unitario, creando un’esperienza totalmente inedita per i propri visitatori e permettendo all’artista cinese di confrontarsi con un contesto ricco di sollecitazioni storiche e spunti architettonici.
La mostra di Palazzo Strozzi diviene una straordinaria occasione per scoprire il genio creativo di Ai Weiwei esaltando una delle sue peculiarità, ovvero il rapporto tra tradizione e modernità in un luogo simbolo della storia di Firenze e di un momento paradigmatico della cultura dell’Occidente quale il Rinascimento.