L’Arte contemporanea incontra l’amore, la mostra rivelazione dell’anno.
L’evento, che ha saputo richiamare a sé un vastissimo pubblico nella sede del Chiostro del Bramante, si è rivelato una sfida complessa che ha conciliato l’arte contemporanea con i grandi numeri: sfida che la mostra LOVE. L’arte contemporanea incontra l’amore è riuscita a vincere grazie al tema universale dell’amore, ai grandi nomi dell’arte contemporanea internazionale e alla scelta rigorosa e sapiente delle opere da parte del curatore Danilo Eccher. Un mix vincente di elementi che ha creato un entusiasmo di massa concretizzatosi nelle lunghe code davanti al Chiostro del Bramante di Roma, dove la mostra è stata presentata in anteprima.
Milano, per il suo carattere contemporaneo e fashion, non poteva che essere la sede naturale per il prosieguo del progetto e le sale espositive del Museo della Permanente sono state ritenute le più adatte ad accogliere le 39 opere che compongono questo straordinario racconto sull’amore.
Yayoi Kusama, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Robert Indiana, Gilbert & George, Francesco Vezzoli, Tracey Emin, Marc Quinn, Francesco Clemente, Joana Vasconcelos e molti altri sono gli artisti chiamati a raccolta da Danilo Eccher per raccontarci l’amore dal loro punto di vista, tracciando un percorso artistico fortemente emotivo.
La mostra, patrocinata dal Comune di Milano e promossa dal Museo della Permanente, nasce da un progetto di DART – Chiostro del Bramante, è curata da Danilo Eccher e prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Tra le opere iconiche, Love di Robert Indiana – un quadrato di lettere che dagli anni ’60 risiede nell’immaginario collettivo di tutti; Smoker #3 (3-D) di Tom Wesselmann, l’intamontabile One Multicoloured Marilyn (Reversal Series) di Andy Warhol e il pulsante Coração Independente Vermelho #3 (PA) di Joana Vasconcelos.
Un’opera nell’opera: i visitatori saranno invitati a lasciare la propria testimonianza all’interno del percorso espositivo, creando un’opera d’arte nuova, che crescerà giorno dopo giorno insieme alla mostra.