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Un salto a Verona alla mostra Toulouse Lautrec. La Belle Époque

Parigi, fine Ottocento; la vita bohémienne, gli artisti di Montmartre, il Moulin Rouge, i postriboli, i teatri, le prostitute. Questa è la realtà che vive e rappresenta Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901), diventandone il più noto interprete.
Alto un metro e cinquantadue – era affetto da una forma di nanismo – e morto a meno di 36 anni devastato dalla sifilide e dall’alcolismo, Toulouse-Lautrec divenne noto soprattutto per i suoi manifesti pubblicitari e i ritratti di personaggi dell’epoca. Sue sono le immagini, ben impresse nell’immaginario collettivo, del balletto al Moulin Rouge e di Aristide Bruant e delle discinte prostitute nelle maisons closes (le case chiuse) in cui aveva il suo atelier.

Dal 1° aprile una grande mostra ad AMO-Palazzo Forti celebra il percorso artistico di Toulouse-Lautrec con 170 opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene.
Manifesti, litografie, disegni, illustrazioni, acquerelli, insieme a video, fotografie e arredi dell’epoca riscostruiscono uno spaccato della Parigi bohémienne, riportando i visitatori indietro nel tempo.Tra le opere più celebri presenti in mostra litografie a colori (come Jane Avril, 1893), manifesti pubblicitari (come La passeggera della cabina 54 del 1895 e Aristide Bruant nel suo cabaret del 1893), disegni a matita e a penna, grafiche promozionali e illustrazioni per giornali (come in La Revue blanche del 1895) diventati emblema di un’epoca indissolubilmente legata alle immagini dell’aristocratico visconte Henri de Toulouse-Lautrec.Curata da Stefano Zuffi, la mostra è patrocinata dal Comune di Verona ed è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.



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