JUMP THE VIEW Lugano Fine Dining
The place to be dell’estate 2020 è senza alcun dubbio THE VIEW Lugano Fine Dining, non solo perché propone un’esperienza enogastronomica unica e raffinata in un contesto esclusivo, ma perché da qualche settimana alla sua guida troviamo un giovane chef che farà molto parlare di sé: Diego Della Schiava
THE VIEW Lugano il boutique hotel dal design ricercato e dalla vista mozzafiato sulla baia della città, fiore all’occhiello del Gruppo Planhotel, ancora una volta centra l’obbiettivo scegliendo il meglio per il suo ristorante gourmet ormai considerato punto di riferimento d’eccellenza per palati raffinati provenienti da tutto il mondo.
Ha infatti designato per la sua conduzione un giovane talento dalla forte personalità formatosi presso la Scuola Internazionale di Cucina italiana che si ispira alla filosofia del Maestro Gualtiero Marchesi, e che ha avuto modo di consolidare il suo percorso professionale in numerose cucine stellate (una per tutte quella di Emanuele Scarello) e approfondire l’approccio anche con la migliore ristorazione alberghiera.
Il tocco dello chef Della Schiava caratterizzerà ancor di più THE VIEW Lugano Fine Dining come il luogo dove compiere un viaggio e sperimentare non solo sapori ma vivere appieno un’esperienza fatta di accoglienza, suggestioni, emozioni e ricordi frutto del lavoro e della collaborazione di diverse personalità – di cucina e di sala – unite dalla volontà di mettersi a disposizione dell’ospite che viene coinvolto nella spiegazione della storia e della composizione dei piatti.
Diego li costruisce secondo una ferrea organizzazione che presuppone un’ altrettanto rigida suddivisione di compiti, partendo dalla ricerca e selezione dei migliori ingredienti e mettendo a frutto tutta la propria sapienza.
Ciò gli permette di riscoprire anche quelli dimenticati e “umili”, o quelli spontanei (come le erbe di stagione) che grazie a tecnica, abilità e passione diventano protagonisti di prelibate preparazioni.
Fedele alle premesse, chef Della Schiava incuriosisce l’ospite e lo convince ad affidarsi completamente a lui per iniziare un viaggio tra classico e innovativo fin dallo snack, “Non è un’oliva”, a base di patè di fegatini di pollo ed estratto di oliva verde e di Gaeta con tacos di parmigiano e crema di avocado al lime, per proseguire con i Trancetti di polpo scottati, raviolini di barbabietola alla mediterranea e vinaigrette al lampone, dove un prodotto semplice – la barbabietola, destrutturata e rimodellata – diventa uno degli ingredienti fondamentali del piatto.
Lo chef infine scherza e diverte con una sorta di Bloody Mary che reinterpreta attraverso Scampo morbido al lime e levistico (sedano selvatico che dona una nota piacevolmente balsamica), ed essenza di pomodoro.
Diego invece è serissimo quando si rifà ai principi di etica professionale e di sostenibilità, profondamente convinto dell’importanza dell’utilizzo degli ingredienti del territorio valorizzati da piccole realtà locali, anche a favore di un ridotto impatto ambientale, e agguerrito sostenitore delle battaglie contro gli sprechi alimentari, in ciò allineandosi completamente a quello che da tempo è l’impegno a favore dell’ambiente operato in modo fermo dal Gruppo Planhotel.
Anche l’offerta beverage è all’altezza della situazione con una carta dei vini e dei cocktail che privilegia qualità, territorialità, ricerca e sperimentazione.
Vengono premiati i vitigni autoctoni e i produttori che operano in un’ottica di sostenibilità, massima attenzione viene riservata alle nuove etichette e anche alle birre artigianali, passando per una capsule collection di Signature Cocktail.
Insomma il viaggio che THE VIEW Lugano Fine Dining farà compiere ai propri tavoli ha davvero tutte le caratteristiche per essere considerato indimenticabile!