La collezione di creazioni artistiche delle Botteghe d’Arte Su Gologone, hotel icona in Sardegna nel cuore del Supramonte, sarà presente con un Pop Up Store nel cuore di Napoli presso lo spazio Flavia Palombo Handmade martedì 10 e mercoledì 11 16 dicembre in via Crispi, 85.
Le creazioni Botteghe Su Gologone sono un trionfo di colori, tessuti, ceramiche. I cuscini, i runner, i servizi di piatti, i bicchieri, le tovaglie sono vere e proprie opere d’arte, realizzate a mano dalle artigiane sarde, disegnate da Giovanna Palimodde, proprietaria del Su Gologone Hotel, ma anche artista e collezionista d’arte. Elemento distintivo delle Botteghe Su Gologone è l’utilizzo del colore. Colori dei tessuti, tutti lavorati artigianalmente a telaio, e tinti con pigmenti naturali, colori dei filati e colori delle collezioni dipinte.
“Per me ogni incontro, ogni esposizione è l’occasione per far conoscere l’arte sarda e i suoi colori – sottolinea Giovanna Palimodde. – Colori accesi, forti propri del cielo di Sardegna e della valle di Lanaitho, nei pressi della fonte del Gologone. I pigmenti naturali diventano storia, archeologia, su tessuti naturali, sul cotone, sulla lana, sul lino, lavorati al telaio, attraverso le creazioni delle Botteghe Su Gologone.”
Organizzato in collaborazione con Donatella Bernabò Silorata, il pop up store è organizzato nello spazio Giovanna Palimodde
“Ospitare un’artista come Giovanna Palimodde è per me una piacevole opportunità di scambio di sinergie al femminile. – spiega Flavia Palombo – Le nostre due prospettive sono espressione della nostra vena creativa, interpretata attraverso una visione dell’arte e della moda. Ho direzionato il mio estro nella realizzazione di accessori di pura fattura handmade, grazie al lavoro delle sapienti mani di artigiani napoletani. E oggi è diventato il mio brand: Flavia Palombo Handmade. Cinture in pelle dai modelli versatili, realizzate con fusti elastici o con occhielli. Fibbie interscambiabili disegnate da me, grazie al retaggio dei miei studi in storia delle arti applicate e dell’oreficeria medioevale. Tecniche ancestrali, rivisitate in chiave moderna, per creare outfit mai scontati. Accessori, insomma, che non vogliono seguire tendenze ma identificarle.”