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Sentieri tra le nuvole

Dopo giorni di ardue salite sui passi Himalayani, Dario Scotti e il suo team sono approdati al piccolo villaggio di Choglamsar, dove hanno incontrato il Lama Changchub, fondatore della scuola-ostello che ospita oltre 100 ragazzi e studenti dai remoti villaggi circostanti e offre loro ospitalità e istruzione. Se sui volti dei bambini è apparso chiaramente dipinto l’entusiasmo per un momento così inusuale come l’incontro con diciotto strani motociclisti venuti da molto lontano a trovarli, tutto il team Scotti ha sentito affiorare lì il valore vero di questo lungo viaggio. Questa era la meta!


I bambini sono saliti spontaneamente sulle moto; non ci si capiva gran che, ma sorrisi e abbracci non hanno bisogno di molte parole. “La foto ricordo nel cortile non è stata solo un momento “di rito” – afferma Dario Scotti – per me è il simbolo di un ponte solido fra la nostra cultura e quella di quei giovani, per i quali sostentamento e istruzione non sono così scontati”. “L’ospitalità che per tutto il viaggio abbiamo respirato – prosegue Scotti – si è fatta sentire anche in quest’occasione; in serata, infatti, i bambini e i loro insegnanti hanno voluto organizzare una festa, e per noi è stata l’occasione di consegnare loro riso e materiale scolastico per il fabbisogno di un anno, come piccolo contributo alla nobile causa del Lama Changchub, la cui serenità nello sguardo e nei modi rimarrà per noi un grande insegnamento”.
La giornata ha riservato anche altre emozioni. Per arrivare a Choglamsar, e poi a Leh, occorre scalare il Khardung La Pass, che è il passo rotabile più alto del mondo, a 5.602 mt di altitudine!

Arrivare lassù è stata un’impresa epica, per la difficoltà del percorso, il tempo impiegato (quasi 5 ore), l’aria rarefatta che fa sentire in debito di ossigeno, e poi il clima … la pioggia in valle, salendo, si è trasformata in neve; è subentrato un vento sferzante ad abbassare drasticamente la percezione della temperatura, e il manto stradale si è tramutato in un miscuglio viscido di acqua e fango, che ha messo a dura prova la tenuta di strada delle moto. Ma chilometro dopo chilometro, ecco la cima! E il primo pensiero, è andato a Pavia, che ha seguito con tanta partecipazione ed entusiasmo tutto il viaggio. Un saluto è d’obbligo, dal tetto del mondo con le magliette I love Pavia. Ciao #pavianelmondo!
Il viaggio volge al termine, il team Scotti è pronto a tornare alle vite abituali, a riprendere un aereo e volare verso la quotidianità, che dopo un “Viaggio fra le nuvole” così intenso ed emozionante apparirà da una prospettiva di certo differente.
“E’ un’esperienza che non si conclude – assicura Dario Scotti”. Per tenere vivo il legame che è nato, Riso Scotti ha infatti voluto sostenere un’iniziativa promossa dall’Ambasciata italiana a New Dehli e con il patrocinio del Ministero degli Affari esteri, che si è tenuta proprio in questi giorni all’Università Ca’ Foscari di Venezia. ‘Conversations with Contemporary India’ è il titolo dell’evento, e lo scopo principale è quello di creare un ponte tra l’Italia e l’India, nel tentativo di superare gli stereotipi culturali che spesso emergono quando i due mondi si incontrano.
“L’Ambasciatore Angeloni – afferma ancora Scotti – ci ha consentito di percepire tutto il valore di questo grande Paese: una delle maggiori potenze economiche in via di sviluppo, seppur ancora con sostanziose contraddizioni economiche e sociali. L’India è il paese con il maggior numero di giovani nel mondo – 650 milioni di donne e uomini con un’età inferiore ai 25 anni; un milione di giovani che entrano ogni mese nel mondo del lavoro! Questa generazione è portatrice di una nuova cultura, nuove identità e nuove iniziative; non solo sta cambiando l’India, ma avrà anche un impatto in tutto il resto del mondo”.

“Vogliamo dare il nostro piccolissimo apporto al dialogo con l’India contemporanea – conclude Scotti – e in ottobre incontreremo gli studenti dell’Ateneo veneziano per raccontare la nostra esperienza sul campo”.
Ma ora… #Pavianelmondo, si torna!



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