Forme, motori, cimenti… A Mantova si celebra la storia dell’avanguardia tecnologica, di ieri, di oggi.
E si celebra la leggenda, Tazio Nuvolari, il più grande, il più ardimentoso, il più audace pilota di tutti i tempi.
E’ come sempre Piazza Sordello a raccogliere ed accogliere la rievocazione del Gran Premio a lui dedicato, luogo dove i ricordi corrono veloci e le auto ancora di più.
Ed è qui in bella mostra la meravigliosa sintesi di tecnica e tecnologia, l’esemplare unico Typ D dell’Auto Union con cui proprio il mantovano volante ottenne grandi successi nel 1938.
Bandiera a scacchi, cronografo alla mano e via, verso l’Appennino per salire e poi scendere per vedere il mare e raggiungere la prima tappa.
Ad inseguire la gara di regolarità che prevede severi rilevamenti, medie da rispettare, controlli orari anche chi da 19 anni condivide valori , performance e piacere di guida con un approccio all’innovazione.
Fuori gara dieci esemplari di A3 e per la prima volta su strada la nuova R8 cabrio. Mentre a vincere la 26 edizione la Fiat 508 S Balilla classe 1934.
