Dopo aver percorso più della metà delle 608 miglia della Rolex Middle Sea Race, con lo spettacolare passaggio alle prime luci dell’alba sotto il vulcano di Stromboli e con le Isole Eolie ormai sulla scia di poppa, Maserati Multi70 al suo secondo giorno di regata ha appena raggiunto Phaedo3, che era in testa alla flotta fin dalla partenza, e sta ingaggiando una lotta accanita per la prima posizione. L’avvicinamento è avvenuto grazie alla scelta tattica fatta da Giovanni Soldini, che ha preferito tenersi al largo, verso Ustica, per cercare vento e poi scendere su San Vito Lo Capo senza farsi fermare dal poco vento sotto costa che invece ha rallentato Phaedo3 . I venti da ESE finora non hanno superato i dieci nodi d’intensità, ma fra poco, passato San Vito Lo Capo, entrerà Scirocco (SE) e rinforzerà sino a un massimo di 25 nodi.
Maserati Multi70 e Phaedo3 dovranno bolinare fino all’arrivo su Malta, da cui distano meno di 300 miglia, con uno scarto fra loro minimo (tra le 2 e le 5 miglia a seconda degli angoli) e velocità allineate tra i 12 e i 16 nodi. I due trimarani dovrebbero tagliare la linea di arrivo davanti al Grand Harbour di Malta nella tarda mattinata o nel primo pomeriggio di domani.
«Regatare con Phaedo3 a vista ci ha tenuto in massima allerta», commenta Giovanni Soldini raggiunto via satellitare. «Avevamo una differenza di una ventina di miglia, ma abbiamo recuperato tutto andandoci a cercare vento al largo. Ora siamo davanti e cercheremo di difendere la posizione conquistata nella bolina da San Vito Lo Capo a Malta. A bordo va tutto bene: il morale è alto, la barca seppur penalizzata con poco vento rispetto a Phaedo3 risponde alla perfezione. Abbiamo fatto una scelta tattica che sta pagando e ce la stiamo mettendo tutta».